
“Il raccolto dell’anima”
IL RACCOLTO DELL’ ANIMA dipinge immagini su una tela destinata a rimanere per sempre nel cuore di chi ha la fortuna di ammirarla, respirandone i profumi più lontani e autentici.
Recensione
Ti ricordi i tuoi dodici anni? La vita, allora, non si lasciava afferrare per intero. Eri sospeso nel dubbio se osare o rimanere in disparte, nell’ombra, perché i messaggi che arrivavano dal mondo erano oscuri, contraddittori.
Il tuo mondo interiore diventava la palestra dove ti allenavi per il futuro, mescolando paure e fantasie in un unico, potente combustibile.
Questa è la storia di Zamiro. Queste pagine ne custodiscono il profumo, riflettono la profondità del suo sguardo, la finezza della sua mente, la sfrontatezza delle sue ambizioni.
Leggendolo, ho fatto miei i suoi turbamenti: il dolore lancinante per la perdita di un padre, lo smarrimento di fronte alla crudeltà di chi umilia i più indifesi, l’amore incondizionato per una madre radiosa, dolce e sola.
Ho provato la sua stessa ebbrezza nella scoperta poco alla volta della vita, ho imparato insieme a lui a dare valore alle parole e a custodire i ricordi. E, infine, mi sono rispecchiata nel suo primo vero amico, colui che gli ha insegnato ad aver cura della propria anima, come fosse un campo da coltivare e da vedere, infine, germogliare.
FRANCO CURRELI, nel suo romanzo d’esordio “IL RACCOLTO DELL’ANIMA“, dipinge immagini su una tela destinata a rimanere per sempre nel cuore di chi ha la fortuna di ammirarla, respirandone i profumi più lontani e autentici.
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