
“Cecità”
Cosa rappresentano davvero gli occhi?
Sono lo specchio della coscienza o il velo che la occulta?
E se mostrassero alla mente solo ciò che essa desidera vedere dove si nasconderebbe, allora, la verità?
Recensione
CECITA‘ di José Saramago (Feltrinelli) è un’opera potente, ricca di spunti di riflessione e allegorie che scavano nel profondo dell’anima per porre un quesito essenziale: qual è la nostra vera percezione della realtà?
Cosa rappresentano davvero gli occhi?
Sono lo specchio della coscienza o il velo che la occulta?
E se mostrassero alla mente solo ciò che essa desidera vedere, dove si nasconderebbe, allora, la verità?
Con il suo spirito acuto e la penna di un maestro indiscusso, Saramago – Premio Nobel per la letteratura nel 1998 – ci conduce in un labirinto di interrogativi su chi siamo veramente e sul ruolo cruciale dell’altro nel momento del collasso.
Un’incredibile storia incentrata su una misteriosa epidemia di cecità che colpisce a macchia d’olio un’intera popolazione, una cecità bianca che stimola gli aspetti più primitivi e brutali dell’essere mano.
Una lettura in cui immergersi e da cui emergere trasformati, travolti da un ventaglio di emozioni contrastanti, consci di come la lotta per la sopravvivenza possa capovolgere ogni certezza.
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