
“Come in cielo”
Ho accolto dentro di me ogni sfumatura di questa storia, che esplora il contrasto disarmante tra purezza e violenza, l’ho ammirata come si fa con un dipinto che ti rapisce e non ti restituisce più lo stesso sguardo.
Recensione
A Badia, ai piedi dell’Etna, sorge una villa che di notte indossa abiti sfarzosi, e di giorno si ritrae in un silenzio complice.
È il vanto di Zu Pippo Puglisi, uomo che si è fatto da sé, plasmando il destino a partire dal nulla.
È il rifugio di un’intera famiglia, perché servono mani unite per preparare i ricevimenti che rendono quel luogo magico.
È il palcoscenico di colpe nascoste sotto lustrini e oro, e l’ultimo baluardo di Salvatore, il nipote prediletto: un giovane con la mente di un bambino e il cuore di cristallo, perso in sogni che sfiorano la realtà.
Salvatore vive ai margini degli altri, con gli occhi puntati alle stelle e un sorriso carico di meraviglia.
Ed è dietro la siepe della villa, una notte, che – inseguendo le note di una canzone lontana – balla per la prima volta con una donna affascinante. I suoi passi seguono quelli di lei, esitano, si ritrovano, finché tutto svanisce improvvisamente come un lampo nel cielo.
Quello sarà solo l’inizio. L’avvio di una spirale di eventi incontrollabili, destinati a condurre a un finale così struggente da far vacillare il cuore.
Con una scrittura che trasforma le parole in immagini cinematografiche, DAMIANO SCARAMELLA dà vita a un romanzo delicato e implacabile, arricchito da suggestioni bibliche che ne approfondiscono le risonanze.
Ho accolto dentro di me ogni sfumatura di questa storia, che esplora il contrasto disarmante tra purezza e violenza, l’ho ammirata come si fa con un dipinto che ti rapisce e non ti restituisce più lo stesso sguardo.
.
{{ __( 'Was this helpful', 'textdomain' ) }} ?
Contattami
Hai domande, suggerimenti o vuoi condividere la tua opinione? Compila il form qui sotto: sarà un piacere leggere il tuo messaggio e risponderti al più presto.