La grazia dona colore alle sue movenze.

Una bambina nel corpo di una donna con sogni ricamati sulla pelle.

Una gazzella agile dallo sguardo malinconico che lotta per rimanere nell’arena della vita.

Lei è questo e altro ancora.

Lo sguardo rapito del pubblico, la frenesia del tempo che congestiona i pensieri, la musica che batte nel petto, le luci abbaglianti e calde, il fruscio degli abiti, tutto questo la fa sentire viva, stremata, ma viva.

Modella di fama internazionale, viaggia di continuo per sfilare sulle passerelle delle più rinomate griffe. Ad accompagnarla ci sono le sue giacche da uomo, la seduzione emanata dallo sguardo e il cuore che pulsa per il suo uomo.

La lontananza da lui, noto attore italiano, la fa sentire come una piccola stella senza un cielo su cui posarsi. Ripensa agli incontri segreti rubati al tempo, ai loro corpi che uniti selvaggiamente cancellano la differenza d’età, agli occhi di lui che sanno come illuminare i suoi.

Il dialogo con sé stessa diventa allora più intimo, autentico, necessario. Un sottile filo conduttore che unisce i punti cardine della sua vita si delinea con sempre più nitidezza.

Il successo le appare vacuo e transitorio, si accorge di essere una rondine che non vuole più la luce dei riflettori ma nuove ali con cui librarsi in volo.

Questa è la storia di Elisabetta Valentini da lei stessa tratteggiata con l’eleganza di un passo di danza e la sincerità di un sorriso.

La ringrazio per avermi permesso di entrare in punta di piedi nella sua vita.