“Il tatuatore innamorato”
Un poliziesco avvincente e originale che non ti darà tregua sino alla risoluzione del caso.
Recensione
I tatuaggi sono la rappresentazione artistica di ciò che si agita in profondità, dentro di noi, e che anela a venire a galla. Sono un intimo dialogo con noi stessi, una danza sfrenata sulla pelle, frammenti del vissuto e proiezione dei sogni.
Ed è proprio in questo vasto e complesso mondo che l’ispettore Stucky deve immergersi per scoprire la verità sulla morte di uno dei tatuatori più famosi di Treviso: un uomo dal corpo tatuato a metà, trovato senza vita nel suo studio, il cuore trafitto da una punta di ferro.
L’astuzia di Stucky, il suo carisma e la straordinaria capacità di cogliere i non detti, catturando anche gli sguardi più sfuggenti, lo guidano verso la soluzione di un caso intricato, in cui emergono le grandi contraddizioni dell’animo umano.
Il tatuatore innamorato di Fulvio Ervas (ed. Marcos y Marcos) è il decimo romanzo che ha per protagonista questo intrepido ispettore, che emerge dalle pagine con un carisma così vivido da aver ispirato una serie televisiva. La scrittura dell’autore è magnetica, acuta e non ti lascia scampo.
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